Sono attratto dagli oggetti che hanno perduto il confronto con il tempo e giungono esausti al termine del loro ciclo di vita. Mottaiani è il concetto, che ho fatto mio, con cui la pratica buddista esprime rammarico per questo spreco di materia e di senso. La mia reazione è una pratica artistica e artigianale, estetica e etica allo stesso tempo. Il confronto è con il tempo passato e quello futuro, attraverso un processo ambizioso di upcycling, di recupero creativo valoriale e estetico che combina materia e forme esauste in nuovi oggetti di design art: opere d’arte uniche, di nuovo utili. Nascono oggetti nuovi di una bellezza che la filosofia Wabi-sabi definisce imperfetti in quanto caratterizzati da un aspetto originale e imprevedibile che nasce da un atto creativo che riluce delle vite passate delle materie e delle forme che racchiudono. Oggetti che superano l’esame del tempo passato e futuro.